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Orchestra
Jazz della Sardegna |
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La Orchestra Jazz
della Sardegna
è tra le rarissime orchestre italiane che opera con continuità sin
dai suoi esordi. La formazione è infatti attiva dal 1989: inizialmente
nota come "Blue Note Orchestra" (è infatti il principale organico
strumentale della omonima Associazione B.N.O) ha poi modificato il nome nel
1996 divenendo quindi
Orchestra Jazz della Sardegna.
Organico strumentale
L'Orchestra
Jazz della Sardegna ha un organico strumentale di base costituito da diciannove musicisti suddivisi nei
tradizionali raggruppamenti di una orchestra jazz
(ance, ottoni, sezione ritmica). L'organico si
espande con l'apporto di altre sezioni strumentali (archi, legni,
flauti, percussioni) in relazione alle partiture affrontate.
L'Orchestra Jazz della Sardegna, con l'alternarsi di tanti musicisti nel
suo organico, è diventata un punto di riferimento per tutti gli
strumentisti interessati all'esperienza della "Orchestra Jazz". (vedi
organico musicisti)
Repertorio
Punto di forza della Orchestra Jazz della Sardegna è la sua grande duttilità,
che permette alla formazione di affrontare un repertorio decisamente eterogeneo. Tanti
anni di attività hanno consentito all'Orchestra di misurarsi con le
partiture orchestrali più disparate, dalla swing-era fino alle moderne big
band (includendo classici dello swing e della fusion, arrangiamenti di
"canzoni" italiane e di composizioni derivate dalla musica etnica, in
particolare quella Sarda), fino a sconfinare nell'ambito
classico-contemporaneo.
Un grande contributo al repertorio dell'Orchestra arriva grazie al
Concorso Internazionale in Composizione ed Arrangiamento per Orchestra
Jazz “Scrivere in Jazz”: con l'Orchestra Jazz della Sardegna
impegnata nella interpretazione delle partiture concorrenti, le dieci
edizioni del concorso (1991, 1992, 1994, 1996, 1998, 2000, 2002, 2004,
2006, 2008, 2010, 2012, 2014), hanno arricchito il repertorio dell'Orchestra stessa con più
di 400
partiture originali arrangiate per il suo specifico organico strumentale.
(vedi il concorso "Scrivere
in Jazz")
Progetti
speciali e produzioni originali
In
varie occasioni l'Orchestra si è cimentata nella interpretazione di
complesse partiture come ad esempio
"Seven steps about Carmen" (1994,
con Enrico Rava), "Ulisse e
l'ombra" (1999) e "Steamboat
Bill Jr." (2002) compste da Bruno Tommaso.
Nel concerto "Incontro con la musica colta" (1996-97 con
Riccardo Zegna e Paolo Ravaglia e diretto da Giancarlo Gazzani) la formazione, integrata da altre sezioni strumentali, si
confronta anche con le partiture originali di "Ebony Concert" di I.Stravinskij,
"Rapsodia in Blue" di
G.Gershwin e
"Derivations for clarinet and band"
di M.Gould.
Ma la
Orchestra è particolarmente attiva anche nella promozione di progetti
originali (vedi Jazz-Op, le produzioni originali). Tra questi ricordiamo:
"Il brutto anatroccolo", composizione inedita di
Giorgio Gaslini, liberamente ispirata alla fiaba di H.C.Andersen,
presentata al festival Time in Jazz 1997
"Porgy and Bess"
di G.Gershwin nella versione storica di Gil Evans e Miles Davis,
presentata al festival Time In Jazz 1998 ed in seguito registrata dalla
Orchestra Jazz della Sardegna con i solisti Paolo Fresu e David Linx (Il
Manifesto, 2001, ADR 2005).
"Sacred Concert", composto e diretto da Giorgio Gaslini,
ed il "Jazz Te Deum",
composto da G.Gaslini, B.Tommaso e G.Verdinelli (lavoro pubblicato dalla Soul Note nel 2002).
"Time's Mirror",
prima esecuzione europea del lavoro discografico di Tom Harrell
con il celebre trombettista impegnato come arrangiatore per orchestra,
oltre che come solista. "OJS plays Colin Towns” e "Summer songs", due suites di
brani del compositore inglese Colin Towns, arrangiati per la Orchestra Jazz della Sardegna ed eseguiti
con la direzione dello stesso Towns e la partecipazione della vocalist
Maria Pia De Vito. "Dinner Music" Musiche scritte, arrangiate e dirette da Carla Bley
(co-produzione originale Ass. Blue Note Orchestra, Ass. Time in Jazz,
Ente Musicale di Nuoro)
"El barbaro del ritmo" omaggio a Benny Morè - Arrangiamenti
e direzione di Giovanni Agostino Frassetto - Spettacolo con Orchestra,
percussioni, voce solista, coro e voci narranti
"Omaggio a Duke Ellington" - Arrangiamenti originali
di Ellingotn/Strayhorn delle suites "Nutcracker" e "Peer Gynt" -
Direzione Mario Raja
"Escenas Argentinas" - Musiche originali di Javier
Girotto arrangiate da Luigi Giannatempo, Mario Corvini e Gabriel Perez -
Direzione G.A.Frassetto
Per l'elenco
completo e aggiornato delle produzioni originali vedi la sezione
Jazz-Op
Concerti
La O.J.S. ha
alle spalle una lunga serie di concerti con la partecipazione a festival e
rassegne di rilievo: tra i tanti ricordiamo il festival
Time in Jazz (Berchidda 1991, 1997,
1998, 2006, 2016), Verona Jazz (2007), Rassegna di Orchestre (Campobasso 1994), Fiera della Musica
(Ferrara 1995), Ai confini tra Sardegna e Jazz (Sant'Anna Arresi 1996),
Note meno
note (Corropoli 1998), Bergamo Jazz (1998), Roma Dolce Vita Jazz e festival FAO (2001 e 2002), Milano (2002),
Vicenza (2006), Estiamo in piazza (Ozieri 1991),
Seminari Jazz di Nuoro (1992, 1994, 2000, 2006, 2008),
La Notte
dei Poeti (Nora, 2002), S.Teodoro (2004), Musica sulle Bocche (S.Teresa
2004) , Vivere Jazz Fiesole 2009 etc..
Attiva anche
all'estero, nel mese di settembre del 2001 la Orchestra Jazz della
Sardegna (prima Orchestra jazz italiana a svolgere una tournee in quel
paese), ha inoltre tenuto una serie di concerti nella Repubblica
Popolare Cinese, mentre nell'estate 2004 la formazione si è esibita in Spagna partecipando tra l'altro al
festival jazz di Valencia. (per la lista completa vedi
concerti)
Collaborazioni

Ricordiamo
infine alcuni tra gli ospiti della Orchestra Jazz della Sardegna: i direttori
Carla Bley, Colin Towns, Bob Mintzer, Giorgio Gaslini, Giancarlo
Gazzani, Bruno Tommaso, Marco Tiso, Mario Raja, Paolo
Silvestri, Mario Corvini, Perico Sambeat, Pino Iodice, Roberto Spadoni,
Maurizio Giammarco le voci di
Maria Pia De Vito, Norma Winstone,
Barbara Casini,
Ada Montellanico, David Linx e
Gegè Telesforo, i
trombettisti Tom Harrell, Paolo Fresu, Enrico Rava,
Flavio Boltro, i sassofonisti
Bob Mintzer, Andy Sheppard, Perico Sambeat,
Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco e
Javier Girotto, i clarinettisti
Paolo Ravaglia e Achille Succi, il chitarrista
Nguen Le, il
pianista Riccardo Zegna,
il bassista Steve Swallow, i fisarmonicisti Antonello Salis
e Richard Galliano, il compositore-arrangiatore Luigi
Giannatempo ma anche Emilo Soana, Andrea Tofanelli, Giovanni Amato, Mike Applebaum, Roberto
Evangelisti, Mauro Grossi,
Mario e Claudio Corvini, Giancarlo Ciminelli.. (vedi
tutti i musicisti
che hanno collaborato con l'OJdS)
Lavori
discografici
Il lavoro
svolto durante tanti anni d'attività (la OJS è una delle pochissime orch estre
italiane operanti stabilmente) e il livello di
maturazione dei suoi musicisti trovano inoltre testimonianza nei
compact disc pubblicati dall'Orchestra Jazz della Sardegna: "Scrivere In
Jazz" edito dalla Flex Records nel 1996, "Porgy and Bess" con Paolo Fresu
e David Linx, pubblicato da Il Manifesto nel 2001 e riedito nel 2005, "Sacred Concert-Jazz Te
Deum" con Giorgio Gaslini (Soul Note 2002), "Blau" (Wide
Sound 2004) ed "Il brutto anatroccolo" (Il Manifesto 2005).
Nel 2007 è stato pubblicato su cd il concerto "About Mozart"
su musiche di Frassetto, Tiso e Verdinelli mentre del 2008 è il
lavoro discografico "Il Brutto Anatroccolo - Live Time in Jazz 1997".
Del 2012
è il compact disc "Agora Tà", pubblicato
dalla etichetta Via Veneto, con la voce solista di Barbara Casini e gli
arrangiamenti di Paolo Silvestri, mentre il 2016 vede la pubblicazione
di "OJS plays James Taylor" (JazzOp 1001) con David
Linx, la direzione di Paolo Silvestri e gli arrangiamenti di Luigi
Giannatempo.
Nel dicembre 2016 è stato infine pubblicato il primo di tre lavori che vedono
la direzione di Bruno Tommaso: "I solisti della OJS",
resgistrato dal vivo alla RAI di Roma.
A questi si aggiungeranno presto altre incisioni.
Per
ulteriori dettagli vedi
discografia.
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