Bruno Tommaso e l’Orchestra Jazz della Sardegna (OJS) suggellano il loro lungo sodalizio professionale e il rapporto di grande amicizia che li lega da più di trent’anni, con una nuova produzione artistica che spazia tra innumerevoli sfumature stilistiche. “Jazz Requiem Mass”, realizzato con musiche originali composte dal maestro Bruno Tommaso è infatti diventato un compact disc edito da “JazzOp records“, etichetta discografica che dal 2016 pubblica le produzioni originali della Orchestra Jazz della Sardegna.
Per questo lavoro Bruno Tommaso ha pensato ad un ensemble speciale dell’OJS: Martina Grossi, soprano, Denise Gueye contralto, Emanuele Floris voce recitante, Tony Chessa flauto, Gian Piero Carta sax alto e clarinetto, Dante Casu clarinetto basso, Massimo Carboni sax tenore, Marco Maiore sax baritono, Emanuele Dau tromba, Gavino Mele corno, Salvatore Moraccini trombone, Alessandra Cocco violino, Salvatore Maiore violoncello, Antonio Pitzoi chitarra, Salvatore Spano pianoforte, Alessandro Zolo contrabbasso, Luca Piana batteria.
“Jazz Requiem Mass” è stato registrato nel febbraio 2022 da Alberto Erre presso il Teatro Verdi di Sassari con l’unita mobile del Blu Studio.
“Il progetto prende spunto da una frase attribuita a John F. Kennedy “Non chiedere cosa può fare il tuo Paese per te, bensì quello che puoi fare tu per il tuo Paese” – spiega Tommaso – ma nasce anche da una lunga riflessione sul modo in cui un musicista giunto come me ad un’età più che matura possa offrire contenuti di conforto, di riflessione e di incoraggiamento in un momento tanto difficile come quello che stiamo vivendo”.
“Jazz Requiem Mass” prende spunto dal patrimonio musicale e culturale che ha sotteso il lungo percorso artistico di Tommaso, il quale ha cercato di arricchire il rigore della musica colta attingendo dalla musica popolare in un modo volutamente non distante da quello dei compositori classici russi. Ma il nuovo progetto si stacca volutamente da questi parametri sperimentando ad esempio l’utilizzo di tre lingue (latino, italiano ed inglese) in base agli andamenti, ai riferimenti, alle sonorità ed alle esigenze dinamiche. Tommaso sceglie di affidare inoltre l’esecuzione dell’opera ad una formazione composita, con interpreti dalla solida esperienza sia in campo classico che in altri stili creativi, a partire dal jazz.
“In Jazz Requiem Mass la forma della Messa da Requiem viene contaminata – prosegue Tommaso – sperimentando la fusione di temi sacri, musica colta, musica popolare e jazz. Più specificatamente, il progetto si presenta sì come una Messa, ma nei dodici movimenti che ne compongono la struttura vengono liberati una serie di rimandi, inserimenti di svariati elementi musicali che appartengono a culture di ogni parte del mondo”. Il testo della Messa è quasi integralmente tratto dal messale cattolico post-tridentino, sul quale sono stati operati adattamenti ed alcuni tagli e ripetizioni dovuti ad esigenze musicali. La traduzione inglese, usata dove ritenuta più appropriata rispetto al latino, prende le mosse, naturalmente con variazioni, dal testo adottato nell’800 dalla Casa Editrice Ricordi per il Requiem di Giuseppe Verdi.
I colori dei dodici movimenti di cui consta l’opera sono quanto mai vari. Dall’esordio drammatico, umbratile di Requiem/Kyrie, l’opera si dipana attraverso una serie lunghissima di influenze alle atmosfere blues si sovrappongono per contrasto le linee maestose delle voci. Il valzer utilizzato come canovaccio per complesse esplorazioni che si spingono fino a lambire territori della musica contemporanea. Si scoprono tratti marcatamente spiritual con una forte ispirazione africana (la sofferenza della schiavitù comparata con il sacrificio dell’agnello di Dio), e poi elementi della tradizione popolare latino-americana con la sua visione della fede e del creatore come portatore di conforto, di perdono e giustizia. Si arriva lungo il percorso a lambire soluzioni armoniche ispirate ad un “sognatore del jazz” come John Coltrane, il cui sincero afflato mistico ha permeato la fase più consapevole e matura del suo percorso artistico. “Con l’ultimo movimento “Libera me” si chiude il progetto con un’idea di morte – conclude Tommaso – che non viene concepita come punizione, bensì come liberazione dalle sofferenze, dalla banalità, dai pregiudizi e dai luoghi comuni”.
“Jazz requiem mass”
Bruno Tommaso e Orchestra Jazz della Sardegna
(JazzOp JOR007 2022 CD)
Musiche e arrangiamenti di Bruno Tommaso
Registrato a Sassari, Teatro Verdi, 18, 19, 20 febbraio 2022 – Tecnico del suono Alberto Erre
Mario Raja e Bruno Tommaso direzione
Martina Grossi soprano
Denise Gueye contralto
Emanuele Floris voce recitante
Tony Chessa flauto
Gian Piero Carta sax alto e clarinetto
Dante Casu clarinetto basso
Massimo Carboni sax tenore
Marco Maiore sax baritono
Emanuele Dau tromba
Gavino Mele corno
Salvatore Moraccini trombone
Alessandra Cocco violino
Salvatore Maiore violoncello
Antonio Pitzoi chitarra
Salvatore Spano pianoforte
Alessandro Zolo contrabbasso
Luca Piana batteria